ZAIA O NON ZAIA A CHIOGGIA SERVONO I CONSIGLIERI REGIONALI
**Premessa** Abbiate pazienza, sto invecchiando e, si sa, con l’età qualche difetto si accentua. Capita a tutti, me compreso. Sul mio profilo c’è scritto “Andrea Comparato, l’ultimo dei pirla”, e questo dice tutto. Detto ciò, rispettando le opinioni di tutti, devo ammettere che certi interventi sui social fanno davvero pensare che la “Teresina” colpisca duro. **Pino Penzo: un amico, ma non sono d’accordo** Parlo da amico di Pino Penzo.
È stato Presidente del Consiglio durante i due mandati dell’amministrazione Guarnieri, mentre io ero all’opposizione, e devo dire che ha ricoperto quel ruolo in modo eccellente. Anche successivamente, come consigliere comunale durante la prima amministrazione Romano Tiozzo Pagio, si è distinto per competenza e impegno.
Però, caro Pino, oggi hai scritto un post che, francamente, non posso condividere. **Il post di Pino** Hai elogiato Luca Zaia dicendo che ha dimostrato capacità amministrative e uno spirito riformista che molti esponenti della sinistra possono solo invidiare.
Fino a qui, tutto bene. Poi, però, aggiungi: *“Facile criticare Zaia per quello che non ha fatto per Chioggia. Ma siamo sicuri che chi ci ha rappresentato in Regione abbia fatto di meglio?”* E qui, Pino, non ci siamo proprio. **Un po’ di memoria storica** Ricordiamo i fatti: - Abbiamo avuto Lucio Tiozzo Chiozzo, che ha portato avanti con forza gli interessi di Chioggia in consiglio regionale.
Carlo Alberto Tesserin è stato eletto ben cinque volte, un record mondiale, e ha lasciato un segno indelebile nella politica regionale. Che lo dica qualcuno poco informato, magari una persona che non legge i giornali, lo capisco. Ma che a scrivere certe cose sia tu, con la tua esperienza politica, è deludente. **La situazione attuale** Oggi abbiamo tre consiglieri regionali: 1. **Marco Dolfin**, in maggioranza con la Lega. 2. **Jonatan Montanariello**, del Partito Democratico. 3. **Erika Baldin**, del Movimento 5 Stelle. Tutti e tre rappresentano Chioggia, e ciascuno, per la sua parte, cerca di fare il massimo.
Dolfin, essendo in maggioranza, ha un ruolo più “diplomatico”, ma posso garantire che si impegna per il territorio. Un esempio? Una volta ero con lui in macchina per andare a Venezia, e l’ho sentito discutere con un consigliere di Verona per risolvere un problema che coinvolgeva Chioggia.
È così che funzionano le cose: serve dialogo e collaborazione. **Chioggia e gli investimenti regionali** Chioggia non può avere gli stessi investimenti di Venezia o Padova, semplicemente perché la nostra popolazione è molto inferiore: - Chioggia: circa 50.000 abitanti. - Cona: circa 2.000 abitanti. - Cavarzere: circa 15.000 abitanti.
In totale, siamo meno di 70.000. Il resto della provincia di Venezia conta 700.000 persone. È logico che gli investimenti siano proporzionati. Per decenni, grazie alla Legge Speciale per Venezia, Chioggia ha beneficiato di centinaia di milioni di euro. Poi, con il MOSE, che è costato oltre 5 miliardi, i finanziamenti si sono ridotti.
**Errori locali e prospettive future** Se Chioggia non ha ottenuto tutto ciò che poteva, non è sempre colpa della Regione o dei consiglieri regionali. Alcuni errori sono stati fatti anche a livello locale. Un esempio? Il Teatro Astra, su cui sono stati spesi 14-15 milioni di euro e che ancora non è finito.
E oggi abbiamo un sindaco che parla di “cittadelle dello sport” da 99 milioni di euro ma, in tre anni, non ha piantato neanche un chiodo, nonostante ci siano 60 milioni in bilancio derivanti dalla Legge Speciale per Venezia. **Conclusione** Caro Pino, capisco le critiche, ma bisogna essere costruttivi.
Dire che i consiglieri regionali non servono a nulla è un errore. Siamo l’unico comune del Veneto con ben tre rappresentanti in Regione. Pensare che un consigliere di Padova o Verona possa avere a cuore gli interessi di Chioggia come li hanno i nostri è semplicemente assurdo.
Invito i cittadini a riflettere e a non farsi influenzare da queste “baggianate”. Alle prossime elezioni regionali, sosterrò i candidati di Chioggia, indipendentemente dal colore politico.
L’importante è che continuino a rappresentarci in Regione. Senza rappresentanza, siamo solo spettatori.
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