Micaela Brombo
Micaela Brombo

CASE POPOLARI, CONTROLLI MAGGIORI DAL COMUNE SU INQUILINI MOROSI E ABUSIVI

Chioggia, 17 febbraio 2025

Molte sono le famiglie in difficoltà economiche e molte sono le richieste per gli appartamenti ATER o comunali, le graduatorie per accedere sono infatti lunghe. La maggior parte delle persone attende con pazienza che si liberino appartamenti, alcuni invece prendono scorciatoie che non guardano in faccia nessuno, occupando in modo abusivo appartamenti che stanno attendendo di essere consegnati, passando davanti a famiglie aventi maggior diritto. 

Sono appartamenti con affitti agevolati, ma che vanno, o meglio, andrebbero pagati e con regolarità, proprio per mantenere il diritto ad usufruirne.

Ci piacerebbe che l’amministrazione uscisse con un rapporto che facesse un quadro sulla situazione attuale: ci piacerebbe conoscere il numero degli appartamenti che il comune mette a disposizione per soddisfare la necessità delle famiglie in difficoltà, quante sono le abitazioni consegnate agli aventi diritto e quante attendono interventi di messa a norma. 

Ma ci piacerebbe sapere anche quante famiglie sono in graduatoria in attesa di una casa comunale e quanti gli inquilini abusivi che hanno preso possesso di un appartamento a cui in quel momento non avevano diritto. 

E ci piacerebbe inoltre conoscere quanti tra gli inquilini pagano l’affitto regolarmente. 

 

Le case popolari o comunali rientrano in un sistema di edilizia residenziale pubblica (ERP) e hanno lo scopo di offrire un'abitazione a canone agevolato a chi ha un reddito basso o si trova in condizioni di fragilità. Il pagamento dell'affitto serve in parte e simbolicamente si può dire a coprire le spese di manutenzione, ma spesso i Comuni devono integrare con fondi pubblici.

Quando gli inquilini non pagano, il Comune accumula debiti di gestione sia per le spese di manutenzione che di amministrazione degli alloggi e di conseguenza può avere difficoltà  a garantire nuovi alloggi a chi è in lista di attesa. Inoltre deve dar fondo a soldi pubblici per coprire i costi aumentando il peso del capitolo sul bilancio.

Il comune, in caso di inquilini morosi dovrebbe innanzitutto attivare un controllo maggiore  per evitare abusi e garantire che l’abitazione vada a chi ne ha realmente bisogno, rateizzando in casi particolari il debito contratto dalle famiglie più fragili e cercando contributi, statali e regionali. 

La casa popolare è un servizio essenziale di assistenza sociale ma riuscire a mantenere il servizio dipende non solo dalla responsabilità degli inquilini che ne usufruiscono ma anche da una gestione oculata da parte del comune che, a fronte del tenore di vita di alcuni inquilini, dovrebbe fare qualche controllo in più.

 


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