È stata depositata e discussa nel consiglio comunale di ieri un’interpellanza del consigliere Claudio Bullo, esponente storico del centrodestra clodiense (prima in Alleanza Nazionale, poi in Fratelli d’Italia), che ha puntato i riflettori sul cantiere fermo di Piazzale Europa. Bullo, provocatoriamente, ha definito l’area "il triangolo delle Bermuda", facendo riferimento alle numerose sospensioni e riprese del progetto, senza che si arrivi mai a una conclusione. Chioggia Azzurra aveva già sollevato dubbi in passato su questo intervento: un’opera annunciata, poi sospesa, poi ripartita e bloccata nuovamente. Oggi, a distanza di anni, tutto è ancora in stallo. Nel suo intervento in aula, Bullo ha chiesto conto della situazione all’assessore Maria Rosa Boscolo, competente per i lavori pubblici e da tempo coinvolta nel progetto. La risposta dell’assessore è stata generica e interlocutoria, con continui rinvii a futuri incontri e verifiche. In sostanza, nessuna decisione chiara è ancora stata presa, nemmeno sull’assetto futuro dell’area. Eppure, l’intervento avrebbe dovuto essere completato prima della realizzazione del grande edificio privato in costruzione, frutto di un importante investimento imprenditoriale. Chioggia Azzurra tiene a sottolinearlo: siamo favorevoli a chi fa impresa, specie quando lo fa contribuendo anche all’interesse collettivo. In questo caso, la proprietà si era anche dichiarata disponibile a realizzare lavori di sistemazione su Piazzale Europa e sul parco di viale Umbria, ma l’amministrazione ha temporeggiato. Il vero nodo, spiegano fonti interne alla maggioranza, è lo scontro politico interno sulla destinazione dei parcheggi e, in particolare, sul futuro di Campo Cannoni e della fermata delle corriere extraurbane. Senza una decisione condivisa, tutto resta bloccato. Nel frattempo, pare esista un progetto da 800.000 euro della società capofila del Famila per riqualificare l’ex Cichito e realizzare nuove aree di sosta. Secondo quanto emerso, l’assessore Boscolo ha una posizione dominante anche a livello politico: il sindaco non può permettersi di perderla, perché senza i voti della sua lista – definita “lista cinica” – la maggioranza cadrebbe all’istante.