Micaela Brombo
Micaela Brombo

AREA CANI - SERVE MANUTENZIONE FREQUENTE E UNA FONTANELLA

Chioggia, 1 maggio 2025, @RR Micaela Brombo 

Avevamo già avuto più volte modo di parlare dell’area cani all’Isola dell’Unione, dove manca una fontanella per dare da bere ai cani, dove i cani, giocando, hanno scavato buche profonde che non sono mai state riempite, dove le panchine non sembrano essere molto stabili proprio per il terreno che è stato tolto dove vanno a poggiare, sempre dai cani, giocando, dove la porta non si chiude, col rischio che i cani possano scappare e dove tanti il cane, per tutte queste motivazioni, non lo portano neppure più.

L’area tra l’altro sembra essere troppo piccola e i cani più vivaci non riescono a sfogarsi come dovrebbero. 

Tutta questa serie di considerazioni le abbiamo già portate.

Oggi facciamo un’aggiunta alla lista, parlando dell’area cani in via Nicolò Zeno. Qua l’area è più ampia ma il terreno non è messo meglio, ci sono buche, ma ci sono anche tante radici esposte e la paura dei proprietari dei cani è che, questi, correndo, possano inciampare e farsi male, e quando si ritrovano è facile che il gioco esploda e che il rischio sia maggiore. 

Anche qui manca una fontanella, e anche qui i proprietari si portano l’acqua da casa, e sono sempre i proprietari a dire che ogni tanto si ritrovano a dare una sistemata dato che sono sempre gli stessi a ritrovarsi e vogliono non fare correre rischi alle proprie bestiole. “Non chiudono neppure più il cancello” ci ha detto uno dei fruitori che all’area cani ha giurato che, viste le condizioni in cui si trova, non ci vuole più far mettere piede al suo cane. 

 

Sappiamo che esiste un’altra area per i cani in Via Limonio, messa a posto di recente, e quindi speriamo sia in buone condizioni. 

Vedendo lo stato di questa area, in via Zeno e di quella all’Isola dell’Unione, si intuisce che la manutenzione non venga fatta di frequente, ma questi non sono parchi destinati a persone che hanno un certo comportamento, ma a cani, il cui comportamento, per propria natura, è ben diverso, implicando che l’ambiente a loro dedicato necessita di cure diverse. I cani scavano, corrono e si rincorrono, e il terreno ha bisogno di una manutenzione diversa. Le buche vanno appianate, le fontanelle devono esserci ed essere funzionanti, i cancelli devono chiudersi bene, ma va anche tagliata l’erba con maggior frequenza e andrebbe anche fatta disinfestazione contro parassiti, ma qua è già chiedere troppo. Non è pensabile che chiudere un’area, metterci una panca e un cartello con un regolamento trasformi un’area recintata in un’area cani. Ora per le aree sgambamento cani arriveranno i nuovi cartelli, col nuovo regolamento, e per i cartelli verrà speso più di un migliaio di euro. Ieri mattina ci hanno detto, “qua il sindaco i suoi cani non ce li porterebbe”, speriamo che il sindaco ci faccia un giro nelle aree cani della sua città e si renda conto del lavoro che va fatto. 

 


Laboratorio di Biodiversita' Rurale

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