Redazione Generale
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LE CAPANNINE DEI MURAZZI NON SONO ABUSI: CITTADINI E ATTIVISTI CHIEDONO IL BLOCCO DELLE DEMOLIZIONI

Lido di Venezia, luglio 2025 – Si alza la voce dei cittadini per difendere le storiche capannine dei Murazzi, le piccole strutture realizzate con materiali di recupero lungo il litorale del Lido, che oggi rischiano la demolizione. A scendere in campo con una petizione pubblica è anche Azione Venezia, che attraverso il segretario comunale Paolo Bonafé e la responsabile under 30 Fosca Moro, chiede uno stop immediato agli interventi e l’apertura di un dialogo con i residenti.

“Difendere le capannine significa difendere l’identità del Lido – affermano –. Non si tratta di abusi da cancellare, ma di espressioni spontanee di civiltà, ingegno e amore per il territorio”.

Le capannine, spiegano i promotori, offrono da anni riparo a famiglie, anziani, bambini e turisti, senza arrecare danno al paesaggio. Al contrario, si integrano con esso, rappresentando una forma concreta e partecipata di fruizione dello spazio pubblico.

“In un’epoca in cui si parla continuamente di sostenibilità e cura degli spazi comuni, è paradossale che si scelga di abbattere ciò che funziona e che ha valore sociale”.

Non manca il richiamo alla coerenza istituzionale: nel 2018 fu lo stesso sindaco Luigi Brugnaro a difendere strutture simili a Pellestrina, definendole “parte del paesaggio tipico dell’arenile”. Oggi, la scelta di rimuoverle dai Murazzi contrasterebbe con quello spirito di tutela e valorizzazione del territorio.

La petizione, disponibile anche online, invita cittadini e turisti a unirsi alla richiesta: fermare le rimozioni, aprire un confronto vero, riconoscere il valore culturale e comunitario delle capannine.

“È un gesto di buon senso e di amore per il Lido – concludono Bonafé e Moro –. Non si tratta solo di difendere qualche metro di ombra, ma un modo autentico e condiviso di vivere la nostra costa”.


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