Redazione Generale
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DAZI DI TRUMP ALL’EUROPA, AZIONE VENEZIA LANCIA L’ALLARME: “RISCHIO PER L’EXPORT VENETO, SERVONO MISURE URGENTI”

VENEZIA – L’annuncio dell’ex presidente americano Donald Trump di introdurre dazi del 30% sulle importazioni dall’Unione Europea, qualora tornasse alla Casa Bianca, agita i mercati e preoccupa in particolare il sistema economico veneto. A lanciare l’allarme è Azione Venezia, che richiama l’attenzione sull’impatto potenziale di queste misure sul tessuto produttivo locale, a partire dalle piccole e medie imprese esportatrici.

Secondo i dati Istat richiamati dal partito, la quota dell’export veneto diretta verso gli Stati Uniti rappresenta circa il 10% del totale. Meccanica (20%), abbigliamento e articoli in pelle (13%) e alimentari (10%) sono i settori trainanti. A livello provinciale, le aree più esposte risultano essere Vicenza e Belluno, dove l’export incide per oltre il 70% sul PIL. Venezia invece si ferma al 24%, circa la metà della media regionale.

“Siamo preoccupati – afferma Paolo Bonafè, segretario comunale di Azione Venezia – perché le PMI venete rischiano di essere tra le più colpite. Serve un’azione compatta da parte del Governo italiano e dell’Unione Europea, evitando derive nazionaliste e risposte scomposte. La diplomazia deve lavorare per mitigare l’effetto dei dazi e, allo stesso tempo, vanno predisposte misure compensative per i settori più esposti”.

Azione Venezia invita anche la Regione e le amministrazioni locali a mappare con urgenza le imprese più vulnerabili, attivando strumenti concreti di supporto per diversificare i mercati di destinazione.

“Non possiamo sottovalutare – aggiunge Paolo Diprima, delegato a Finanza e Enti partecipati – il ruolo di Venezia in questa fase. La Città metropolitana può farsi promotrice di un coordinamento territoriale per valutare gli impatti e proporre interventi efficaci”.

Il partito evidenzia infine che i dazi non sono solo una questione economica, ma anche geopolitica, e sottolinea il rischio di isolamento dell’Italia se non si muoverà in sinergia con gli altri partner europei.

 


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