Micaela Brombo
Micaela Brombo

VENEZIA DEVE DIVENTARE CAPITALE DELL’ECONOMIA BLU: LA PROPOSTA DI AZIONE

 

Venezia, 21 luglio 2025 – In un momento in cui il dibattito politico per le prossime elezioni regionali appare povero di contenuti concreti, Azione Venezia lancia un appello forte e chiaro: mettere l’economia del mare al centro della strategia industriale e ambientale del Veneto.

Secondo il movimento guidato da Paolo Bonafé, l’intero sistema economico italiano dovrebbe riconoscere il ruolo trainante della cosiddetta Blue Economy, che rappresenta oltre il 10% del PIL nazionale, coinvolge più di un milione di lavoratori e conta oltre 228mila imprese.

In questo quadro, il Porto di Venezia viene indicato come una leva strategica imprescindibile, sia per il traffico merci che per quello passeggeri. L’area di Porto Marghera, ad esempio, ospita già eccellenze come la bioraffineria Eni e potrebbe diventare un laboratorio d’innovazione nel campo ambientale ed energetico.

Anche il settore crocieristico, con il Venezia Terminal Passeggeri, viene considerato un asset da valorizzare in chiave sostenibile, in armonia con la salvaguardia ambientale e il sistema MOSE.

I dati del 13° Rapporto Nazionale sull’Economia del Mare e del nuovo Osservatorio Blue Economy dimostrano che settori emergenti come l’eolico offshore, le biotecnologie marine e la rigenerazione costiera crescono oltre il 6% l’anno. Venezia, secondo Azione, deve essere parte attiva di questa trasformazione.

Tra le proposte concrete:

  • modernizzazione sostenibile delle infrastrutture portuali,

  • sviluppo dei “blue-green jobs” (profili professionali con competenze ambientali e digitali),

  • accelerazione della Zona Logistica Semplificata,

  • collaborazione tra università, imprese e istituzioni,

  • integrazione tra navigazione, industria e difesa ambientale.

“Non solo patrimonio da tutelare, Venezia deve essere capitale della nuova economia del mare” – conclude Paolo Bonafé.


Laboratorio di Biodiversita' Rurale

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