Andrea Comparato
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PORTOGRUARO APPROVA LA FUSIONE DI ASVO IN VERITAS – IL CASO CHIOGGIA FA SCUOLA

Pubblicato oggi, lunedì 28 luglio, sul Gazzettino, l’articolo sulla fusione tra ASVO e Veritas segna un passaggio storico anche per il territorio portogruarese. Dopo un lungo percorso, la società comunale che gestisce lo smaltimento dei rifiuti nell’area del Portogruarese confluirà in Veritas, replicando un iter che il Comune di Chioggia aveva già compiuto oltre dieci anni fa.

Il Consiglio Comunale di Chioggia, all’epoca guidato dal sindaco dott. Fortunato Guarnieri, affrontò molte perplessità interne e resistenze da parte di vari settori della società civile e imprenditoriale, soprattutto per il timore di tariffe più elevate per lo smaltimento dei rifiuti. Preoccupazioni che, ancora oggi, vengono sollevate in diverse occasioni.

Va ricordato che alla fine della seconda amministrazione di centrosinistra Guarnieri, il passaggio a Veritas era già considerato inevitabile, anche a causa della chiusura programmata della discarica di Cà Rossa, non per esaurimento, ma per le nuove norme ambientali imposte dalla Città Metropolitana di Venezia (allora Provincia di Venezia).

Il Cda di ASPO – la storica società comunale per la gestione dei rifiuti, allora presieduto da Maurizio Salvagno – tentò di avviare la costruzione di un impianto di compostaggio, un progetto che avrebbe potuto ridurre i costi di smaltimento per Chioggia di 2-4 milioni di euro l’anno, alleggerendo significativamente le bollette per i cittadini.

Tale progetto non fu mai portato avanti anche a causa delle proteste di alcuni soggetti locali, tra cui Roberto Rossi e Maria Rosa Boscolo Chio. A precisazione, non furono solo loro: la stessa amministrazione di centrosinistra, a fine mandato, decise di non assumersi la responsabilità della scelta, preferendo lasciare la decisione sulla realizzazione dell’impianto a chi avrebbe vinto le elezioni, temendo che il tema potesse penalizzare l’esito elettorale.

L’attuale fusione di ASVO in Veritas, come per Chioggia oltre un decennio fa, conferma come le dinamiche di settore conducono inevitabilmente a grandi aggregazioni, ma ripropone anche il tema cruciale delle tariffe e dell’efficienza del servizio.

Andrea Comparato

 


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