Redazione Generale
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DUE INTERVENTI VIDEO DA AZIONE VENEZIA: BONAFE’ E DIPRIMA SUL FUTURO DELLA CITTA

Venezia ha bisogno di azione concreta, non di promesse e rimpalli politici. È questo il messaggio centrale che emerge dai due interventi video pubblicati in queste ore da Azione Venezia, con il segretario comunale Paolo Bonafè e il delegato alla legge speciale Paolo DiPrima.

BONAFE’: “SERVONO RISULTATI CONCRETI, NON RIFORME IRREALISTICHE”

Nel suo intervento, Paolo Bonafè prende le distanze dalle polemiche tra centrodestra e centrosinistra su chi, in passato, abbia fatto di più o di meno per Venezia.

«Non ci interessa il passato. Guardiamo avanti, con l’obiettivo di ottenere risultati concreti, in tempi ragionevoli», afferma Bonafè.

Il segretario si dichiara scettico sull’ipotesi di una modifica costituzionale per Venezia, definendola “una proposta nobile ma poco percorribile nei tempi”. Al contrario, Azione propone l’utilizzo di leggi ordinarie, già previste dall’articolo 119 della Costituzione, per destinare risorse aggiuntive e misure speciali alla città.

Ma Bonafè va oltre: sottolinea che non basta ottenere nuovi poteri, bisogna anche saperli usare. E lancia una critica chiara all’attuale amministrazione:

«Il Regolamento sulle locazioni brevi è sparito dal dibattito, nonostante la legge nazionale sia in vigore da tre anni. Questo è un segnale grave».

Secondo Azione, per affrontare davvero le sfide della città servono amministratori competenti, credibili e con una visione strategica.


DIPRIMA: “LEGGI SPECIALI PER UNA VENEZIA CON PIÙ POTERI LOCALI”

Nel secondo intervento, Paolo DiPrima, delegato alla legge speciale e agli enti partecipati, ribadisce la necessità di un pacchetto di strumenti normativi su misura per Venezia.

«Non basta rifinanziare la legge del 1973. Servono risorse stabili, ma anche poteri speciali per il Comune», afferma DiPrima.

Le proposte sono molteplici e concrete:

  • possibilità per il Comune di varare regolamenti locali in deroga alle norme nazionali;

  • difesa delle botteghe storiche e del piccolo commercio contro gli effetti negativi delle liberalizzazioni;

  • norme penali più efficaci contro reati come il borseggio;

  • tassa di imbarco anche per treni e navi, rimborsabile ai residenti;

  • potere per il Sindaco di limitare l’accesso alla città in caso di sovraffollamento.

DiPrima cita l’esempio virtuoso dell’art. 37 bis del DL 50/2022 sulle locazioni brevi, definendolo un modello da replicare e ampliare.

«Le leggi speciali non devono restare un ricordo del passato. Devono diventare l’ossatura di un nuovo modello amministrativo per Venezia».


NEW HOPE
  • È indubbiamente realistico che la città di Venezia con le sue peculiari e molteplici esigenze amministrative abbia bisogno di normative più precise e adeguate alle sue specificità. E come dicono i due Paolo, Bonafe` e Di Prima non si può aspettare una nuova normativa sulla legge costituzionale, ma visto che anche le leggi speciali possono dirimere in tali delibere è sicuramente più opportuno seguire questa strada. Mi auguro che sia la strada che ci avvicini ad una buona e confacente governabilità di Venezia . La città per eccellenza che più di qualsiasi altra ha bisogno di una amnistrazione e governabilità pari alla sua gloriosa storia. 06/08/2025 22:27:15

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