Redazione Generale
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ANTISEMITISMO IN CRESCITA: ALLARME PER IL GHETTO DI VENEZIA, SERVONO MISURE URGENTI PER SICUREZZA E FORMAZIONE

Venezia, 12 agosto 2025 —
Cresce in Italia, e a Venezia in particolare, la preoccupazione per il riemergere di episodi di intolleranza e antisemitismo nei confronti della comunità ebraica. Un fenomeno in espansione, confermato da dati, testimonianze e analisi, che alimenta un clima generale favorevole alla diffusione di pregiudizi e odio.

Secondo il rapporto 2024 del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC), gli episodi antisemiti in Italia sono quasi raddoppiati in un anno: 877 casi nel 2024 contro i 454 del 2023, di cui 277 avvenuti in spazi pubblici, comprendenti insulti, minacce, atti vandalici e aggressioni fisiche.

Anche Venezia non è immune. Solo ieri, una coppia di turisti americani di religione ebraica è stata aggredita al Ponte di Rialto. Negli ultimi mesi si sono registrati numerosi episodi, tra cui:

  • scritte minacciose sui muri del Ghetto (“Vi cercheremo casa per casa”);

  • profanazioni di luoghi di culto e simboli religiosi;

  • cori inneggianti a Hitler da parte di gruppi studenteschi in visita;

  • insulti e minacce dirette a membri della comunità;

  • aggressioni verbali nei campi del Ghetto e in altre aree, spesso con lo slogan “Free Palestine” rivolto ai singoli cittadini ebrei.

A livello nazionale, casi come l’aggressione a una famiglia ebraica francese in autogrill a Lainate, con insulti e minacce razziste davanti a un bambino di sei anni, hanno suscitato sdegno e indignazione.

Secondo recenti indagini CDEC, cresce il senso di insicurezza percepito da molte persone ebree, che dichiarano maggiore cautela nel rivelare la propria identità religiosa.

Azione Venezia chiede:

  • l’avvio di percorsi educativi nelle scuole sul rispetto delle differenze e sulla Shoah;

  • un richiamo alla responsabilità comunicativa e politica, distinguendo con chiarezza la critica politica internazionale dall’odio verso le persone;

  • un impegno istituzionale concreto per garantire che ogni cittadino si senta sicuro e libero, indipendentemente dalla propria origine o religione.

“La comunità ebraica veneziana vive con determinazione e dignità, ma servono azioni tangibili per proteggerla. La sicurezza è un diritto da garantire, non un favore da concedere”
Paolo Bonafè, Segretario comunale di Azione Venezia


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